venerdì 11 dicembre 2009

Città della Pieve non è solo il Palio dei Terzieri e la città natale del Perugino

Colli bassi, dolci e tondeggianti: questo è il paesaggio di Città della Pieve. Situata su una dorsale a dominio della Valdichiana, la cittadina ha avuto in passato un ruolo politico-territoriale marginale rispetto a Perugia, ma proprio per questo ha potuto conservare un carattere autonomo e una singolare unità ambientale. L'uso del mattone, prodotto a Città della Pieve fin dal medioevo, dona all'abitato un colore e un'armonia particolari. In età medievale la città si chiamava Castrum Plebis Sancti Gervasii dalla longobarda pieve di S.Gervasio che, posta sul punto più alto del colle fortificato, divenne il fulcro dei primi insediamenti. La struttura urbana più antica è costituita, infatti, da un primo nucleo altomedievale a pianta ovoidale con una sola strada principale e le altre strette collegate da vicoli.

L'espansione medievale segue l'andamento sinuoso delle strade lungo i crinali del colle: il cammino è per questo ricco di visuali. Una robusta cerchia muraria, in parte ancora visibile, fu costruita durante la metà del secolo XIII. Nei pressi delle porte principali si svilupparono, infatti, le prime chiese: S.Maria dei Servi presso la Porta Romana (da vedere, del Perugino, l'affresco con la Deposizione del 1517), S.Francesco, vicino alla porta del Prato (all'interno, tavole del Pomarancio) e S.Agostino in prossimità della porta Fiorentina, ora spazio congressuale.

Il centro urbano, diviso in Terzieri, si sviluppa intorno alle piazze Gramsci e Plebiscito che circondano il Duomo di S.Gervasio e Protasio, luogo dell'antica pieve ricostruita nel secolo XIII e di nuovo restaurata nel corso del '600 in seguito all'elevazione a Cattedrale. L'interno, a una navata con cappelle laterali, conserva molte opere d'arte fra le quali una tavola del Perugino: il pittore Pietro Vannucci nacque in città intorno al 1450 e, nello Stato della Chiesa, si firmò sempre Petrus de Castro Plebis.

Si addossa alla facciata del Duomo la Torre Pubblica: il lato inferiore, del secolo Xii, è in travertino, il superiore, del XIV secolo, in mattoni. Di fronte al Duomo e alla Torre è il Palazzo dei Priori sede del Municipio fino al 1875. Prospetta su Piazza Gramsci l'imponente architettura del Palazzo della Corgna disegnato da Galeazzo Alessi intorno al 1550. Oggi è sede di un centro universitario e della Biblioteca. Sul fianco sinistro del Duomo si apre la piazza del Plebiscito col settecentesco campanile e il neoclassico Palazzo Cartoni. Sul lato sud è visibile una parte del Palazzo Bandini che si affaccia su via Roma: il complesso in laterizio unisce strutture trecentesche su progetto del Peruzzi. In via V.Veneto incontriamo il Palazzo Orca e giungiamo così a piazza Matteotti con la chiesa del Gesù del 1798 e la Rocca, eretta dai perugini nel 1326, vicino alla demolita porta che apriva la strada per Perugia.


Per via P.Vannucci arriviamo all'oratorio di S.Maria dei Bianchi: nell'interno, sulla parete di fondo, il Perugino, nel 1504, dipinse l'Adorazione dei Magi. Via Garibaldi è l'asse del terziere Castello: incontriamo qui il settecentesco palazzo della Fargna, sede del Comune e il teatro degli Avvaloranti. Più avanti è il palazzo Baglioni e infine la duecentesca chiesa di S.Pietro.


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