lunedì 14 giugno 2010

La Chiesa di San Domenico ad Orvieto


La Chiesa di San Domenico fu eretta nel 1260-1280 e in origine si trattava di una grandiosa costruzione a tre navate. La Chiesa fu trasformata alla fine del Seicento in forme barocche, le navate laterali furono demolite nel 1934.
Il portale gotico proviene dalla chiesa dell'ospedale di Santo Spirito degli Armeni.
Sopra il portale è visibile un affresco raffigurante la Madonna col Bambino.
Attualmente l'interno è ridotto all'antico transetto e alla tribuna.
Sulla sinistra dell'ingresso si trova il monumento al cardinale Guglielmo de Braye, opera di Arnolfo di Cambio del 1282, particolarità dell'opera è che l'artista ricavò la figura della Madonna da una preesistente statua romana del II secolo d.C.
che, probabilmente rappresentava Giunone e unì a questa, con un sistema di travi in legno, la figura del Bambino, anche questa originale del tempo.
Pregevoli anche i due angeli che sollevano le cortine del baldacchino, tipici della scultura gotica europea.
Sulla stessa parete si trova la Visitazione di Cesare Nebbia e la Madonna del Rosario di Antonio Tempesta.
Sopra l'altare trova posto un Crocifisso ligneo del XIII secolo.
Nella Cappella a sinistra della tribuna si trova il Martirio di San Pietro, Madonna col Bambino e i Ss.
Domenico, Giovanni Evangelista, Antonio abate e Pietro martire, affreschi molto deteriorati del 1430.
Nella Cappella a destra si trova invece il Crocifisso, San Tommaso d'Aquino e offerente, del Trecento.
Nella tribuna è stato riaperto l'accesso alla sottostante Cappella sepolcrale dei Petrucci, progettata da Michele Sanmicheli e realizzata nel 1516-1518.
Si tratta di un notevole esempio di architettura rinascimentale, costituita da tre vani: il primo è ottagonale e funge da camera sepolcrale, da qui si accede a un vano intermedio rettangolare e infine alla piccola sala illuminata dove si trova l'altare.
Interessante l'uso della policromia, data dal basalto nero dei timpani, dal giallo, dall'azzurro e dal bianco del pavimento.

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